martedì 6 giugno 2017

Idee sulla cultura

Idee sulla cultura


La gestione di una politica culturale non può prescindere da una ricaduta sul territorio, sia essa economica ch di immagine.
E’ inoltre indispensabile avere una visione globale e totale della Città, considerando i suoi quartieri tutti come parte integrante e vitale per lo sviluppo e la crescita culturale del comprensorio nel suo complesso.
Pertanto occorre porsi degli obiettivi non possono e non devono essere limitati al centro città o a minime risorse per le zone periferiche, ma devono vedere il contributo alla ideazione e allo sviluppo di iniziative di tutto il tessuto sociale nel suo complesso di tutta l’area comunale, e devono vedere le periferie diventare protagoniste quanto il centro di iniziative e di eventi volti al coinvolgimento di tutti e all’inclusione delle realtà, mai all’esclusione di chicchessia.
  1. La città offre un’offerta museale di primaria importanza e occorre creare legame e sinergia fra le varie realtà, dal Museo Navale al Museo Lia, passando dal Camec, dal Museo Etnografico che può avere ottimi riferimenti al mondo della moda e dell’intrattenimento gastronomico e legato alle tradizioni del territorio per arrivare al Museo del Sigillo che può essere benissimo una grande attrattiva attraverso un piano di marketing e di merchandising, inoltre sarà funzionale per tutti attuare un progetto reale e fattibile di Marketing territoriale.
  2. Il marketing territoriale, non può prescindere dalla complessità di tutto il territorio, la città deve recuperare il ruolo di leader del Golfo e della Provincia intera, l’offerta può essere straordinaria e di grande prospettiva dal punto di vista economico e culturale.
Si può prendere ad esempio la Rhur, il Landschftpark di Duisburg, 200 ettari di territorio trasformati in un parco multifunzionale che diventa una combinazione perfetta di patrimonio industriale e culturale, capace di generare nuove economie legate alla produzione di teatro, musica, danza, editoria e arte in generale.
Oggi il Landschftpark ha addirittura favorito la riconversione dell’economia locale creando lavoro e ricchezza in tutta la regione, penso ai castelli del golfo che possono diventare percorso ludico gastronomico e culturale con un’offerta di dimensione mondiale, penso agli edifici di archeologia industriale di alcune zone dell’Arsenale che oggi non sono più usate e potrebbero essere opportunità e risorsa per tutta la provincia, come alle aree dell’Enel.
Inoltre potrebbe essere anche legato alla creazione di nuove fonti economiche legate alla produzione sostenibile, al turismo e al commercio offrendo prospettive di sviluppo per l’economia locale.
  1. Fondamentale il rilancio del Festival del Jazz, il più “antico” d’Italia, che allargandosi anche ai comuni viciniori può dare alla città ruolo e dinamica proiettati verso uno sviluppo di ampio respiro e duraturo nel tempo
  2. Il ruolo del teatro Civico deve continuare a creare interesse e a chiamare la popolazione a frequentare le iniziative che propone
  3. Non va trascurata la possibilità di creare sinergia con i territori limitrofi offrendo una offerta variegata e allettante che va dalla ricca e antichissima storia della Lunigiana, alle caratteristiche delle 5 terre, passando dalle prerogative del Golfo dei Poeti per finire alla vicinanza con i luoghi di svago e divertimento della Versilia.
  4. Oggi che il problema dell’integrazione è uno dei punti cruciali per lo sviluppo e la crescita, si può ipotizzare un premio letterario legato alle tematiche della tolleranza e della “cultura delle culture” legato alla storia spezzina della Porta di Sion.
  5. Non va trascurata l’offerta quasi quotidiana di proposte di interesse culturale quali mostre di pittura e scultura e legate al mondo dell’editoria che abbiano una pianificazione in modo da essere continue e non episodiche, fruibili e non accavallate, magari con la collaborazione delle attività economiche legate al commercio e a locali cittadini.
  6. Importante sarebbe la creazione nelle vie cittadine di “luoghi di libera discussione” dove chiunque si può sedere e intrattenersi con i vicini sui più disparati argomenti, può ascoltare cose interessanti e dibatterle, magari con la vicinanza di un altro luogo da cui attingere una tazza di thè o caffè, un bicchiere di vino o un leggero spuntino. E’ dimostrato che la convivialità della gola favorisce il confronto fra le persone.
  7. Non ultima, occorre far notare ed esaltare la posizione logisticamente strategica della Città, che offre un rapido spostamento verso capitali della cultura come Firenze, (1 ora), Pisa (40 minuti), Milano (2 ore), Verona (2 ore e mezzo), Bologna (2 ore) e tante altre.
  8. Inoltre va presa in considerazione l’idea di avere una formazione permanente del territorio e sul territorio, che sviluppi le capacità di accoglienza e le prerogative di un turismo di qualità. A questo proposito si può creare coinvolgendo tutta la provincia e la Lunigiana, un centro permanente di formazione premium ( Accademy) che si articoli su più fronti,
che sappia sviluppare cultura dell’accoglienza e che sappia sviluppare le capacità/potenzialità che infonda nuove sensazioni ed emozioni al fine di creare un clima di reale benessere, diventando riferimento anche per tutto il territorio nazionale.




il percorso: 1. analisi di clima territoriale, con indagine di verifica per individuare necessità e priorità. 2. progettazione e creazione di idee formative che vadano verso le necessità individuate. 3. erogazione di formazione ad hoc sia in funzione delle necessità sia in funzione delle richieste. 4. Creare un piano di marketing territoriale in grado di creare appeal sia sul territorio che fuori dal territorio. 5. Coordinarsi con gli enti per promuovere e formare quanto di meglio si possa fare con l’offerta disponibile. 6. Gestire e promuovere iniziative in maniera armonica e non disordinata.

angelo “ciccio” delsanto




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