giovedì 19 gennaio 2017

La realtà supera la fantasia

La realtà supera la fantasia.

È proprio vero che la realtà supera spesso la fantasia, come nelle migliori fiction di fantapolitica, avvengono fatti che neanche i migliori scrittori e registi saprebbero raccontare.
In Italia cresce un malessere verso il potere costituito, la gente ha motivi di lamentele e di sofferenza verso un establishment che premia e offre privilegi e lusso ad una casta politica incompetente, arrogante e ignorante mentre rende sempre più poveri tutti gli abitanti che lavorano e vivono con sacrificio del proprio lavoro, con particolare accanimento contro chi dimostra di avere spirito libero, intelligenza e capacità.
Si allungano le code alle mense per i poveri, ma a frequentarle, ora è anche quel ceto medio che da sempre è la spina dorsale della società e il motore economico della nazione.
Oggi la gente comune, quella che tutte le mattine va a lavorare e che dipende dal lavoro nei suoi bisogni essenziali. Il cibo, la casa, il vestire, l’istruzione dei figli e l’assistenza medica, ebbene oggi questa gente ha meno, non può permettersi neanche quello che per diritto sancito dalla costituzione dovrebbe avere, se si ammala ha tempi di attesa per analisi e visite che sono oramai pluriennali, la scuola è caduta ad un livello di sbandamento che non solo non garantisce più l’ingresso nel mondo del lavoro, ma non  garantisce nemmeno quell’istruzione essenziale per affrontare la vita.
In compenso il “potere” spende e sperpera in cose che spesso agli occhi di chi deve tirare la cinghia per sopravvivere sono inutili e dannose.
Si investe in velocità quando i pendolari non hanno servizi minimi per andare a lavorare, si investe in guerre quando gli studenti non  hanno nemmeno la carta igienica, si investe in super aerei quando negli ospedali mancano i lacci emostatici, e l’elenco potrebbe andare avanti per pagine e pagine.
Cresce lo scontento, cresce il desiderio di cambiare cresce la rabbia e la voglia di dare “il carro all’aria” di un sistema marcio e corrotto.
Si aggiunge a tutto questo una situazione internazionale molto critica, la gente del sud del mondo rivendica la restituzione di parte di quello che a loro è stato tolto per ingrassare un nord parassitario, spendaccione e cieco di fronte alla giustizia, all’equità e alla libertà.
Non dobbiamo dimenticare governi fantoccio per asservire questa o quella potenza straniera, sanguinosi golpe che hanno mietuto milioni di vite per assecondare i capricci di questa o quella multinazionale.
E allora ecco che si manifesta il fenomeno che ha contraddistinto tutte le epoche di transizione e di crisi, la migrazione!!
Dal sud, dall’est e dai paesi poveri in generale si riversano sulle sponde dei paesi “ricchi” milioni di fuggiaschi che scappano da fame, guerra, malattie, miseria e morte.
 E’ ovvio che questa disperazione e questo desiderio di riscatto diventano ottimo fertilizzante per fenomeni di violenza e di terrorismo dettati ufficialmente da motivi religiosi, politici ma che probabilmente sono mossi solo da beceri e violenti motivi economici.
Ecco, questo grosso modo è il quadro all’interno del quale si muove la gran parte delle persone oggi, ed aumentano sempre di più, instabilità economica, crisi del lavoro, mancanza di strutture e paura del futuro che si fa sempre più nero e carico di pericoli.
Allora cresce lo scontento, cresce il desiderio di riscatto, la voglia di mandare a casa chi ha mal governato, mal gestito e cresce la voglia di provare a ricominciare, magari rimettendo in discussione i criteri e cercare di cambiare, persone, metodi, valori e tipo di società.
Questa cosa spaventa quelli che sono i veri poteri forti, le banche, l’industria degli armamenti, quella della sanità, i petrolieri e coloro che attraverso una virtuale economia oggi governano il mondo, per questi signori è fondamentale studiare qualcosa per fermare o per lo meno rallentare questa marea di scontento e di desiderio di rivolta che sta montando anche in Italia.
 La domanda che si pongono questi spietati e crudeli approfittatori è una e annosa “Che fare?”, poi a qualcuno viene un’idea geniale.
Prendiamo un personaggio di spicco, conosciuto e stimato, uno che nel passato ha anche fatto battaglie giuste, lo portiamo dalla nostra e costruiamo intorno a lui un movimento politico che deve partire da parole d’ordine giustissime, che deve diventare davvero l’alternativa al sistema, un movimento che deve, nei fatti, minacciare di mandare a casa tutto il vecchio e il marcio che c’è per costituire un nuovo modello, partecipato, di democrazia diretta e onesto.
Il personaggio di spicco sarà l’anima e il capo di questo movimento, non dovrà essere coinvolto in elezioni e in ruoli che spettano solo a chi è fedele esecutore delle sue direttive, a chi è disposto a mettersi al servizio del movimento e al servizio del Capo.
Qual è il dovere del capo??? Far si che ogni qualvolta il movimento è vicino al successo, ogni qualvolta il movimento è in procinto di fare il passo verso un vero ribaltamento sociale, perché sostenuto dalla gente, perché spinto da un’onda di scontento che lo porterà a vincere davvero la sua battaglia, il Capo deve fare in modo di affossare tutto quanto, deve uccidere l’entusiasmo e deve far si che tutto il cambiamento predicato sia di fatto un cambiamento gattopardesco, “cambiare tutto per non cambiare nulla” .
Ecco allora l’isolamento di chi vince e vuole allargare l’area di consenso, cercando persone corrette e oneste negli altri movimenti, ecco il bocciare candidati competenti, onesti e amati dalla gente, ma con un difetto grande quello di non essere ciecamente obbedienti.
Ecco il paragonarsi a Hitler, ecco lo schierarsi in Europa con l’ala più destra, retrograda e becera del fascismo europeo, ecco fare battaglie contro l’Euro e la migrazione salvo poi chiedere asilo a coloro che fino a ieri sono stati bollati con i peggiori epiteti e definiti ladri e nemici del popolo.
Per fortuna i Liberali europei sanno ancora mettere le idee davanti agli interessi di bottega e rifiutano un apparentamento insano, ridicolo e malato.
Ecco creare confusione e caos nel governo della capitale per impedire che la conquista di Roma diventi davvero la porta che da accesso alla conquista del paese.
Insomma credo che veramente la realtà superi la più fervida fantasia dei narratori di storie, in questa storia di fantapolitica, che poi di fantasia non ha nulla è semplicemente una breve storia e analisi di ciò che sta succedendo, per arrivare ad una semplice ma logica conclusione:
il Movimento 5 Stelle ha acceso le speranze di molti, ha dato voce e linfa agli scontenti, agli sfruttati, a coloro che credevano davvero che il Movimento rappresentasse il nuovo “Sol dell’Avvenir” ma nessuno di noi ha fatto i conti con un nemico implacabile, con in testa un solo progetto, quello di distruggere tutte le potenzialità rivoluzionarie del movimento, di far si che il Movimento si limitasse a raccogliere lo scontento ma senza diventare un pericolo per il sistema, per cui lavorare per affossare e uccidere tutti i germogli vitali e innovativi che venivano alla luce.
Quel nemico implacabile e spietato che farà di tutto per mantenere lo stato attuale delle cose e lavora solo per far naufragare speranze, sogni e ideali di riscatto si chiama Beppe Grillo. 

Angelo "Ciccio " Del Santo.