domenica 22 marzo 2015

È da sempre che sostengo che le lacrime della mamma .

È da sempre che sostengo che le lacrime della mamma .
È da sempre che sostengo che le lacrime della mamma del terrorista sono salate e amare come le lacrime della mamma della vittima del terrorista, il dolore per la perdita di un figlio è immenso chiunque sia il figlio e qualunque cosa abbia fatto, dire queste cose è un po’ come evidenziare che, non esistono differenze fra il sangue di un biondo ariano tedesco, di un riccioluto ebreo o di un “abbronzato” masai.
Dico queste banalità perché è da un troppo tempo che i media nazionali e non inorridiscono e si stracciano le vesti in nome di una indignazione, legittima e giusta, verso le vittime dell’integralismo violento, come peraltro tutti gli integralismi, becero e ignorante come quello praticato in questo periodo da quella accozzaglia di criminali che compongono l’ISIS.
Ma attenzione, questa indignazione è altamente selettiva, è una indignazione rivolta prevalentemente alle vittime cristiane della bestialità umana, come se gli animisti africani trucidati da Boko Haram, o gli sciti trucidati dagli integralisti sunniti o i sufi massacrati da sciti e sunniti fossero vittime di serie B.
Un po’ come se ricordassimo i campi di sterminio della belva nazista solo per gli ebrei e ignorassimo le persecuzioni contro gli zingari, gli omosessuali, gli handicappati, i dissidenti politici e tutti coloro che non andavano a genio ai criteri di purezza dei nazisti, questo significherebbe avere una visione miope e parziale della tragedia e non rendere onore alle vittime di quell’olocausto. 
Mi preme sottolineare che la grande vittima di questa assurda e tragica situazione che stiamo vivendo oggi è proprio l’Islam, che viene a noi in nuova veste, non è più Averroè che insegna la filosofia e la medicina e le scienze matematiche agli occidentali, non sono più gli architetti di Granada che ingentiliscono e rendono più ricca tutta l’architettura dell’occidente, non esistono più i gesti di magnanimità e di generosità umana di Saladino che grazia e libera tutti i civili cristiani nella Gerusalemme riconquistata dalle truppe musulmane. 
Oggi l’Islam, che ha insegnato all’occidente anche l’uso del bidet, non viene più inteso come una differente fonte alla quale dissetare la sete di sapere e di cultura, ma viene a presentarsi con le fattezze mostruose dei grandi crimini contro l’umanità. 
La bestialità ignorante che fa distruggere i Buddha afgani e i reperti antichi siriani e libici si va a sommare alla distruzione delle statue pagane da parte di integralisti cristiani offesi dalla nudità, si va a sommare alle atrocità commesse in nome di una superiorità razziale nei confronti dei popoli africani deportati in massa e resi schiavi o dei nativi americani massacrati senza pietà perché rifiutavano di vedersi imporre un modello di vita che non era il loro, si va a sommare alle atrocità commesse in nome di una supremazia razziale che non esiste e non è mai esistita se non nella mente malata di mentecatti criminali.
Oggi il grande sconfitto dalla storia è proprio l’Islam, questa religione che attraverso il Corano predica la tolleranza e la mitezza, che esalta la vita e la cultura, che obbliga i suoi fedeli a essere caritatevoli e a imparare a leggere e scrivere.
L’Islam viene punito dalla follia dei suoi integralisti.
Ritornando alle parole iniziali, le lacrime delle madri curde che hanno visto i loro figli morire per la difesa della libertà e di una autonomia che nessuno ha mai voluto concedere a questo popolo orgoglioso e di antica tradizione, a proposito Saladino era proprio curdo, sono identiche a quelle delle madri che hanno visto i loro figli e i loro mariti massacrati solo perché commettevano il reato di credere alla croce invece che alla mezzaluna, o le madri delle bimbe rapite e violentate in Africa, in India e in Afghanistan solo perché assetate di sapere e di voglia di crescere come persone indipendenti e pensanti e sono anche identiche a quelle delle madri dei combattenti dell’ ISIS che comunque piangono i loro figli come tutte le mamme del mondo.
“Chi uccide un uomo è come se uccidesse tutto il mondo” così recita il Corano e credo che a queste parole che travalicano tutte le barriere ideologiche e religiose dobbiamo ispirarci unendo a loro quelle meravigliose parole che sono prepotentemente emerse dalla parte migliore della vita europea e occidentale, Libertà di credere, di avere relazioni e di vivere, Uguaglianza nel senso di essere tutti con pari diritti e pari dignità e Fratellanza intesa come legame solidale fra persone che vivono le loro differenze come una miniera a cui attingere per diventare più ricchi interiormente e mutua solidarietà che fa si che ci si aiuti reciprocamente dando la priorità all’interesse comune prima che a quello “particulare”.
Mi piace allora parafrasare Stephane Hessel, giovane novantenne autore di un volumetto di grande importanza “INDIGNATEVI” che propone una “pacifica insurrezione” contro chi diffonde il disprezzo verso i più deboli, verso la cultura, l’amnesia generalizzata della nostra storia e delle nostre tradizioni e la competizione ad oltranza di tutti contro tutti.
Nei giorni dell’assurdo e criminale massacro dei giornalisti di Charlie Hebdò molti di noi hanno orgogliosamente ostentato in segno di solidarietà con la libertà di espressione e contro l’ottusità fanatica dell’integralismo, la frase Je Suis Charlie oggi credo che dobbiamo sostituirla con quella frase che ha segnato una svolta nella storia del pensiero umano una frase semplice ma di altissimo contenuto, oggi è necessario ritornare a Descartes che diceva “PENSO, DUNQUE SONO” e fare nostro l’articolo 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

angelo “ciccio” delsanto
10 marzo 2015